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peo attribuisce alla questione russo-polacca, la quale potė esser molto illustrata collo studio della poesia storica del popolo piccolo russo.
Gli ultimi mesi hanno prodotto alcune pubblicazioni, scritte pure in dialetto popolare ukraino. Le più importanti, — o meglio dire, le sole importanti sono: Favole (Bajki) di Hliboff, e le Notizie sul mondo di Dio, — un corso popolare d’astronomia e geografia fisica. Speriamo che l’ultimo libretto sarà il principio della serie di corsi scientifici popolari, i quali sono tanto indispensabili per l’istruzione del popolo russo.
Da 30 a 35 anni il movimento letterario ukraino ha una stretta relazione con quello presso i ruteni austriaci. Un tempo, la letteratura in Gallizia consisteva quasi esclusivamente de trattati religiosi composti nello spirito di quelli, che dominavano nell’accademia ecclesiastica di Kijev e nell’istituto greco-unito di Leopoli. Le prime prove della letteratura laica, che ha fatto il poeta galliziano Shashkevitsh (1811-1843) negli ultimi anni del quarto decennio del nostro secolo, furono fatte sotto l’influenza delle opere e delle edizioni de’ canti popolari di Kotliarevzki, Maximovitch ed altri. Nel 1848, quando tutti i popoli austriaci dimostravano la loro esistenza individuale, il concilio de’ patrioti ruteni (Rada ruska) nel memorandum al governo e alla dieta di Vienna proclamossi parte del popolo piccolo-russo. Il nuovo ravvivarsi dell’attività letteraria nell’Ukraina russa, — contemporaneo coll’inaugurazione del sistema costituzionale in Austria, toccò anche la Gallizia.
Gli scrittori ukraini trovarono una seconda patria: lì si stampano le opere che la censura impedisce in Russia, per esempio, l’evangelo (1871), il pentateuco di Moisè, i salmi di David ed altro. La memoria di Scevencko ha trovato in Gallizia un culto quasi religioso, dimostrato nelle riunioni solenni, che le società patriotiche russe fanno sempre nel giorno della sua morte (26 febbraio) in Lvov, (dove si distingue coll’attività patriottica la società Bessida) Peremyshl, Vienna ed altre. Colà, nelle riviste e ne’ giornali gli articoli di Osnova di Pietroburgo vengono ristampati, e al cessare di detta rivista i nuovi prodotti della letteratura piccolo-russa apparirono nella rivista galliziaca Pravda (Verità). — Di queste novità bisogna nominare principalmente i racconti di un giovane novelliere, signor Nelshuj, principalmente il suo racconto, il titolo originale del quale (Pricepa — dal verbo pricepytysia, — attaccarsi) non possiamo tradurre che colla parola I parassiti; questa è la storia di due famiglie ukraine oneste e laboriose, una d’un povero prete e