nella società russa si ravvivarono pure le speranze presso i patrioti d’Ukraina. Oltre parecchi almanacchi e raccolte letterarie, oltre le nuove edizioni di poesie e novelle di morti e viventi scrittori, — negli anni 1861-62 usciva in Pietroburgo una Rivista mensile della Russia meridionale intitolata il Fondamento (Osnova) che pubblicava molti articoli scientifici scritti generalmente in lingua comune letterario-russa e molte poesie e novelle in dialetto piccolo russo. Ma, a motivo della rivoluzione polacca, e della reazione che ne seguì, il movimento ukraino incontrò gravi ostacoli, i quali, uniti colla mancanza di energia e con alcune imprudenze de’ propri partigiani, ne contennero lo sviluppo per molto tempo. Il più importante degli ostacoli esterni era il divieto amministrativo di stampare la traduzione della scrittura sacra e della biblioteca delle scienze elementari in dialetto popolare, per la quale il professore Kostomaroff aveva raccolto alcune migliaia di rubli tanto nella Russia meridionale, quanto in quella del Nord, principalmente in Pietroburgo e Mosca. Questo impedimento, combattuto dai principali giornali russi, non eccettuato l’organo dei così detti «slavofili di Mosca» (il Giorno Denj) fu provocato prima per le incriminazioni di una parte della aristocrazia polacca, che vide nel movimento ukraino un ostacolo alla continuazione della sua dominazione sul popolo della Russia occidentale ed alla propaganda gesuitica, e rappresentandosi come un elemento conservatore fece avvertire ne’ suoi giornali esteri e interni (a Pietroburgo, e Vilna e Varsavia) e nelle comunicazioni ufficiali dei presidenti della nobiltà all’amministrazione russa, che gli ukrainofili, o, come hanno detto i polacchi, — i hlopo ani aspiravano alla rivoluzione sociale1 Poi contro gli ukrainofili per causa della polemica,
- ↑ Ecco un esempio, del come parlasse uno scrittore polacco, che si chiamò un oukraïnien, nel libro citato di Lad. Mickicvic nel 1863: «Les roussomanes (ou les russiens, des jeunes gens de toutes classes, des hommes sans fortune, des esprits faux et des demi-savants.... (p. 5-6. Un recueil de différentes poesies telles que Kobzar, Haidamaki, (parte del Kobzar come abbiamo veduto) Chata, Narodni Opovidanné, Azbuki, (cioè l’alfabeto-poesies?) Gramatki etc. forment une enorme ballerie, dirigé contre les seigneurs ou, pour dire la pure vérité, contra les plus richies seulement. L’organe qui concentre toutes les idées d’un communisme dėstructeur et d’un faut socialisme, c’est l’Osnowa, qui sort de Pétersbourg. Ce journal est plus nuisible aux polonais, que Dzien (il Giorno, già l’organo del partito slavofilo di Mosca) à cause d’une certaine habilité et du choix circonspect de ses ré-