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Anche in questa Russia, malgrado la servitù, nella quale il popolo rimase fino a questi ultimi tempi — e forse anche in grazia del contrasto, che presentava questa servitù coi desiderii degli uomini di cuore ed istruiti, la riproduzione della vita delle masse popolari nella poesia e nella novella, l’uso nella letteratura del vivo linguaggio popolare, così piccolo-russo, come gran-russo, superó la letteratura di alcuni tra più avanzati, ma anche più aristocratici o più borghesi popoli dell’occidente.

In Russia stessa, l’Ukraina è un paese, dove il popolo conservò più lungamente la libertà personale, dove si trattenne di più l’eguaglianza fra le classi della popolazione, dove le tradizioni della storia spontanea del popolo furono più vive, che in qualsiasi altra parte. Senza dubbio tutta questa è la ragione, per cui fino agli anni 1860-61, lo studio della poesia popolare ukraina si coltivò di più che lo studio della poesia gran-russa, perchè in Ukraina era incominciata con successo la riproduzione della vita popolare nella amena letteratura e sorse un movimento letterario democratico nel suo metodo, come l’ukraino, la maniera del quale, e lo spirito realistico, passò con Gogol nella Gran Russia e anche vi ha formata una scuola letteraria analoga all’ukraina; dopo le memorie di un cacciatore del Turghenieff, le novelle di Pisemski, Reshetnikov, le poesie del Necrassov, e principalmente le commedie dell’Ostrovski, ora dipingono il popolo gran-russo come egli vive, pensa, parla, coll’esattezza e realtà che superò di molto le prime prove ukraine1. Le nominate condizioni della storia e vita popolare di Ukraina furono anche la ragione, per cui sia qui nato il massimo poeta popolare russo, popolare in senso slavo della parola, menzionato sopra, — il quale scrisse nella lingua de’ contadini piccolo-russi, al quale noi passiamo ora.


    In Italia i recenti tanto copiosi lavori per lo studio della poesia popolare inaugurò il Tomaseo nel 1841. In Francia anche finora occupano il primo posto i lavori del celtista Villemarquè Chants pop. de la Bretagne, 1846 ec.), Champfleury, Chants pop. de provinces de France (1860), Arbaud, Chants pop. de la Provence (1862), Puymaigre, Chants pop. dans le pays messin (1865 ec.).

  1. È inevitabile oltre l’illustre favoleggiatore Kryloff (1768-1844) il nominare anche il poeta, nato povero mercante in Voronege, Kolzoff (1809-1842), con i suoi canti in stile popolare gran-russo, il quale per 30 o 40 anni stette più o meno isolato nella letteratura russa e ha poco toccato le condizioni sociali della vita popolare.