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proprietari hanno 104,000,000, dei contadini dello stato. (27 m. nom.) 122,000,000, de’ contadini già della nobiltà (23 112 m.) ora 7 m. hanno comprato 25,500,000 dess.; e 101,582,000 ne ha lo stato per provvedere alla crescente popolazione. (Pigliamo queste date dal molto interessante libro russo di A. Stronin — La Politica, come la scienza. Pietroburgo, 1872). Questo carattere rurale e contadinesco del popolo russo dà un originale colore alla storia russa, alle sue questioni politiche, sociali, alla letteratura, e a tutta la civiltà in Russia nel suo passato, presente e, crediamo anche più nell’avvenire del paese e del suo popolo.

Perciò noi vediamo che, benchè la civiltà, la scienza e la letteratura russa, sotto molti riguardi anche finora seguano la civiltà inglese, francese, tedesca — nelle questioni che toccano la vita rustica e popolare la Russia cammina spesso spontanea e senza attendere i suoi illustri precettori dell’occidente. Così avvenne con lo studio della poesia popolare, il quale s’incominciò in Russia, come — in Serbia, Boemia, Polonia, prima che le idee della scienza tedesca avessero svegliato l’attenzione del pubblico del continente europeo sopra questo importante e curioso oggetto1.

  1. In Inghilterra l’edizione e l’imitazione della poesia popolare incominciò fino dal secolo XVIII; tenne il primato la poesia della moribonda nazionalità gaelo-celtica, come lo provano l’edizioni dell’Evans-Specimens of the ancient Welsh poestry (1769), ed il famoso pseudo-Ossian del Macpherson (1738-1796); poi seguono le collezioni della antica poesia anglosassone (Perey, Reliques of ancient english poetry, 1765) e della poesia popolare di Scozia nell’edizione del W. Scott (Minstresly of the Scottish border, 1802-1803) e Chambers (The Scottish songs, 1829). Senza dubbio il Macpherson e il W. Scott sono i padri dello studio della poesia popolare, che occupa tanto il nostro secolo. In Russia la prima edizione stampata di canti popolari gran-russi e piccoli-russi fu fatla da Tshulkov nel 1788 (4 vol.), poi vennero le nominate raccolte dei canti piccolorussi, e l’edizione de’ canti granrussi del Sacharov (1838), Kiriejervki (1860-71), Rybnikov ( 1861 ) ecc. Negli altri paesi slavi le prime edizioni di poesie popolari sono: Canti boemi (ed alcuni russi, polacchi ec.) del Celacovski (4 vol. 1822-1827), Canti serbi del Karadgitsh (4 vol. 1823) e del Miliutinovice (1837), Canti polacchi del Voizizki (1836), Canti polacchi biancorussi e piccolorussi del Cecet (1838), ec. In Germania dopo Die deutsche Heldensage del W. Grimm (1829), Die historische Volkslieder d. Deutschen Volks del Wolf furono editi nel 1830, la raccolta dell’Erlach nel 1834 37, l’importante raccolta del Firmenich (Germaniens Völkerstimmen) nel 1843.