Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
— 124 — |
sventura volle egli avesse per padre non esiste per lui... Di questo mi vanto, e il signor Foresti potrà confermarvi quanto asserisco.
— Sotto ogni rapporto, sire, disse il professore d’arte militare, curvandosi. Chiamato all’onore di apprendere al principe Franz le cose di guerra, io lo allevai nel culto dei grandi capitani... L’illustre Maria Teresa, il gran Federico sono i suoi eroi, e...
— E... l’altro? riprese l’imperatore esitando, suo padre?...
— Non ebbi mai a pronunziare il nome di quell’uomo nefasto, i cui rari trionfi, dovuti al caso, nulla hanno a vedere coll’arte della strategia...
— Il signor di Metternich, apprendendogli la storia, non avrà, certo, potuto serbare l’eguale silenzio.
— Vi domando perdono, sire, riprese Metternich; io ho istruito il principe Franz sulle virtù de’ suoi avi... degli avi dell’augusta sua madre, intendo dire; e non credetti dover rattristare la sua giovane mente colla narrazione d’incidenti che turbarono la pace europea durante questi ultimi anni. Avvenimenti abbastanza gloriosi si presentano negli annali del santo Impero Romano; e credetti inutile ridestare un passato troppo recente ancora e per sempre obliato.
— Tutto è dunque pel meglio, disse l’Imperatore soddisfatto; voi faceste del mio nipotino un onesto e leale tedesco, e ve ne sono grato, amici miei. Or dunque, poichè Franz ha conquistato il suo posto fra noi, ordino ormai non gli si tenga più rigore per la funesta sua origine... Signor barone d’Obenhaus, vogliate introdurre il principe. Spero, signori, soggiunse Francesco II volgendosi verso il circolo degli invitati che assistevano alla scena, che il nipote mio troverà nella vostra accoglienza un compenso alla sventura della sua nascita... della quale dopo tutto non è responsabile.
La porta si aprì, e il fanciullo comparve. Egli si arrestò sulla soglia, sollevò gli occhi indifferente verso l’albero del Natale raggiante che metteva nel centro della galleria un bagliore... non parve affatto commosso di quella meraviglia, e, a passi