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IL NATALE DEL DUCA DI REICHSTADT


Percorrendo Schoenbrunn, gran castello imperiale di piccola architettura, situato nel circondario di Vienna, il cicerone, dopo avervi guidato nelle gallerie di lusso, vi apre un’appartamento la cui vista è più suggestiva da sè sola, di quella delle mille cinquecento stanze e delle cento e trentanove cucine che contiene il palazzo. E’ là che nella dimora della superba Maria Teresa nel tradizionale santuario della monarchia austriaca, visse a due riprese — dopo Austerlitz o prima di Wagram — Napoleone, vincitore del vecchio impero germanico.

Per una commovente coincidenza, forse voluta, nello stesso appartamento languì e trapassò ventidue anni più tardi il duca di Reichstadt, nato re di Roma, e morto colonnello austriaco.

Nel mostrarvi quelle stanze vi viene narrata una storia: una storia tanto strana e romanzesca tanto ingenua, tanto vera però che si crederebbe udire uno di quei racconti d’altri tempi, in cui dei giovani principi, sotto la sorveglianza di carcerieri gelosi, ricevevano, pel concorso delle fate, la visita di un buon genio, protettore e benefico.