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chi padri pensano che le molte vittime, le lotte incessanti e il lungo martirio dei nostri tempi son frutto in gran parte dell’egoismo innestato trenta anni addietro nell’anime da madri deboli o da padri incauti i quali lasciarono che i loro figli s’avvezzassero a considerare la vita non come dovere e missione, ma come ricerca di piaceri e studio del proprio benessere. Per voi, uomini del lavoro, i pericoli sono minori; i più fra i nati da voi imparano pur troppo la vita dalle privazioni. E minori sono d’altra parte in voi, costretti dalla povera condizione sociale a continue fatiche, le possibilità d’educare come importerebbe. Pur nondimeno potete anche voi compiere in parte l’ardua missione. Lo potete coll’esempio e colla parola.

Lo potete coll’esempio.

«I vostri figli saranno simili a voi, corrotti o virtuosi, secondo che sarete voi stessi virtuosi o corrotti.

«Come mai sarebbero essi onesti, pietosi, umani, se voi mancate di probità, se siete senza viscere pei vostri fratelli? come reprimerebbero i loro grossolani appetiti, se vi vedono abbandonati all’intemperanza? come serberebbero intatta l’innocenza nativa, se voi non temete d’oltraggiare davanti ad essi il pudore con atti indecenti o con oscene parole?

«Voi siete il vivente modello sul quale si formerà la pieghevole loro natura. Dipende da voi che i vostri figli riescano uomini o bruti1


  1. Lamennais, Libro del Popolo, XII.