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VI.

DOVERI VERSO LA FAMIGLIA.



La famiglia è la Patria del core. V’è un Angelo nella Famiglia che rende, con una misteriosa influenza di grazie, di dolcezza e d’amore, il compimento dei doveri meno arido, i dolori meno amari. Le sole gioie pure e non miste di tristezza che sia dato all’uomo di goder sulla terra, sono, mercè quell’Angiolo, le gioie della Famiglia. Chi non ha potuto, per fatalità di circostanze, vivere, sotto l’ali dell’Angiolo, la vita serena della famiglia, ha un’ombra di mestizia stesa sull’anima, un vuoto che nulla riempie nel core; ed io che scrivo per voi queste pagine, lo so. Benedite Iddio che creava quell’Angiolo, o voi che avete le gioie e le consolazioni della Famiglia. Non le tenete in poco conto, perché vi sembri di poter trovare altrove gioie più ferventi o consolazioni più rapide ai vostri dolori. La Famiglia ha in sé un elemento di bene raro a trovarsi altrove, la durata. Gli affetti, in essa, vi si stendono intorno lenti, inavvertiti, ma tenaci e durevoli siccome l’ellera intorno alla pianta: vi seguono d’ora in ora: s’immedesimano taciti colla vostra vita. Voi spesso non li discernete, poiché fanno parte di voi; ma quando li perdete, sentite come un non so che d’intimo, di necessario al vivere vi mancasse. Voi errate irrequieti e a disagio: potete ancora procacciarvi brevi gioie