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il Fatto del quale i materialisti anch’oggi, in Italia ed altrove, si fanno scudo per giustificare l’inerzia, anche dove concordano teoricamente coi nostri principii. Or comanderemo noi loro il sacrificio, il martirio in nome delle nostre opinioni individuali? Cangeremo, in virtù solamente de' nostri interessi, la teorica in pratica, il principio astratto in azione? Disingannatevi. Finché parleremo individui, in nome di quanto il nostro intelletto individuale ci suggerisce, avremo quel ch’oggi abbiamo: adesione a parole, non opera. Il grido che suonò in tutte le grandi rivoluzioni, il grido Dio lo vuole, Dio lo vuole delle Crociate, può solo convertire gl’inerti in attivi, dar animo ai paurosi, entusiasmo di sacrifizio ai calcolatori, fede a chi respinge col dubbio ogni umano concetto. Provate agli uomini che l’opera d’emancipazione e di sviluppo progressivo alla quale voi li chiamate, sta nel disegno di Dio; nessuno si ribellerà. Provate loro che l’opera terrestre da compirsi quaggiù è essenzialmente connessa colla loro vita immortale: tutti i calcoli del momento spariranno davanti all’importanza dell’avvenire. Senza Dio, voi potete imporre, non persuadere: potete essere tiranni alla volta vostra, non educatori ed Apostoli.
Dio lo vuole, Dio lo vuole! È grido di popolo, o fratelli; è grido del vostro popolo, grido nazionale Italiano. Non vi lasciate ingannare, o voi che lavorate con sincerità d’amore per la vostra Nazione, da chi vi dirà forse che la tendenza Italiana non è che tendenza politica, e che lo spirito religioso s’è dipartito da essa. Lo spirito religioso non si dipartì mai dall’Italia, finché l’Italia, comunque divisa, fu grande