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AGLI OPERAI ITALIANI.
A voi, figli e figlie del popolo, io dedico questo libretto, nel quale ho accennato i principii in nome e per virtù dei quali voi compirete, volendo, la vostra missione in Italia: missione di progresso repubblicano per tutti e d’emancipazione per voi. Quei che per favore speciale di circostanze o d’ingegno, possono più facilmente addentrarsi nell’intelletto di quei principii, li spieghino, li commentino agli altri, coll’amore, col quale io pensava, scrivendo, a voi, ai vostri dolori, alle vostre vergini aspirazioni, alla nuova vita che — superata l’ingiusta ineguaglianza funesta alle facoltà vostre — infonderete nella Patria Italiana.
Io v’amai fin da’ miei primi anni. Gl’istinti repubblicani di mia madre m’insegnarono a cercare nel mio simile l’uomo, non il ricco o il potente; e l’inconscia semplice virtù paterna m’avvezzò ad ammirare, più che la boriosa atteggiata mezza-sapienza, la