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pri interessi agl’interessi di tutti, pronto sempre a sacrificarsi per tutti i membri della comune famiglia, egualmente pronti a sacrificarsi per lui, i più fra i mali che pesano in oggi sulla razza umana spariranno, come i vapori addensati all’orizzonte spariscono al levarsi del sole; e ciò che Dio vuole si compirà: però che è suo volere che l’amore, unendo a poco a poco più sempre strettamente gli elementi dispersi dell’umanità, e ordinandoli in un solo corpo, essa sia una com’egli è uno».1

Le parole or citate d’un uomo che visse e mori santamente e amò il popolo e il suo avvenire d’immenso amore, non v’escano, o miei fratelli, mai dalla mente. La libertà non è che un mezzo; guai a voi e al vostro avvenire se v’avvezzaste mai a guardarla, siccome fine! Il vostro individuo ha doveri e diritti proprii che non possono essere abbandonati ad alcuno; ma guai a voi ed al vostro avvenire se il rispetto che dovete avere per ciò che costituisce la vostra vita individuale potesse mai degenerare in un fatale egoismo! La vostra libertà non è la negazione d’ogni autorità; è la negazione d’ogni autorità che non rappresenti lo scopo collettivo della Nazione, e che presuma impiantarsi e mantenersi sovr’altra base che su quella del libero spontaneo vostro consenso. Dottrine di sofisti hanno in questi ultimi tempi pervertito il santo concetto della Libertà: gli uni l’hanno ridotto a un gretto immorale individualismo, hanno detto che l’io è tutto e che il lavoro umano e l’ordinamento sociale non devono tendere che al sod-

  1. Lamennais, Libro del Popolo III.