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libertà d’esprimere colla stampa o in ogni altro modo pacifico il vostro pensiero: libertà di associazione per poterlo fecondare col contatto del pensiero altrui: libertà di lavoro: libertà di traffico pei suoi prodotti — son tutte cose che nessuno può togliervi, salvo alcune rare eccezioni, ch’or non importa il dire, senza grave ingiustizia, senza che sorga in voi il dovere di protestare.

Nessuno ha diritto, in nome della Società, d’imprigionarvi o di sottomettervi a restrizioni personali o invigilamento, senza dirvi il perchè, senza dirvelo col minore indugio possibile, senza condurvi sollecitamente davanti al potere giudiziario del paese. Nessuno ha diritto d’inceppare con restrizioni di passaporti od altro il vostro trasferirvi di parte in parte della terra che è vostra Patria. Nessuno ha diritto di persecuzione, d’intolleranza, di legislazione esclusiva sulle vostre opinioni religiose: nessuno, fuorchè la grande pacifica voce dell’Umanità, ha diritto di frapporsi tra Dio e la vostra coscienza. Dio vi ha dato il Pensiero: nessuno ha diritto di vincolarlo o sopprimerne l’espressione, ch’è la comunione dell’anima vostra coi vostri fratelli e l’unica via di progresso che abbiamo. La stampa dev’essere illimitatamente libera: i diritti dell’intelletto sono inviolabili, ed ogni censura preventiva è tirannide: la Società può, come tutte le altre colpe, punire soltanto le colpe di stampa, la predicazione del delitto, l’insegnamento dichiaratamente immorale; la punizione in virtù d’un giudizio solenne è conseguenza della responsabilità umana, mentre ogni intervenuto anteriore è negazione della libertà. L’associazione paci-