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86 i marmi - parte terza


Sazio. Di queste tre anime egli l’ha detto un’altra volta in una sua lettera.

Stucco. Non importa; sta pure a udire: «Imperciò che la piú bassa e vicina e compagna del corpo nostro è chiamata ‛nepes’, ed è questa altrimenti detta da Moisè anima vivens».

Sazio. Vedete quel fa a saper ebreo, greco e latino!

Stucco. Vedete quel che è non star saldo a quello che hanno scritto i dottori della chiesa! State pure a udire: «E questa, perciò che in lei capeno tutte le nostre passioni, la abbiamo noi comune con le bestie».

Sazio. Le nostre passioni son tutte adunque cose da bestie: oh, le bestie non hanno, credo, le passioni che abbiamo noi.

Stucco. Udite pure.

Sazio. È egli stampato in luogo autentico?

Stucco. In Fiorenza e ancóra in Vinegia.

Sazio. Sta bene, seguitate tutto ciò che voi volete dire.

Stucco.«E di questa anima parla Cristo quando dice: ‛Tristis est anima mea usque ad mortem; e altrove: ‛Qui non habuerit odio animam suam perdit eam. Al qual vocabulo non aspirando la lingua né greca né latina, non si può rappresentare nelle traduzioni la sua significazione».

Sazio. Saldo: chi non avrá in odio la sua anima la perderá; adunque, chi l’avrá in odio l’acquisterá. Talmente che, acquistandola, l’uomo guadagna un’anima come quella delle bestie?

Stucco. La logica l’intende altrimenti. Ascolta prima il restante: «Come, per cagion d’esempio, in quel salmo ‛Lauda, anima mea, dominum'; quantunque la scrittor dello Spirito santo abbia posto il vocabulo di ‛nepes’ ci fanno usare il comune. E fu ben ragione che il profeta usasse il vocabulo ‛nepes’ volendo lodare Dio con la lingua e con altri membri che formano la voce e sono governati dalla ‛nepes’ che è piú vicina alla carne. L’anima di mezzo, che è razionale, è chiamata col nome dello spirito, ciò è ‛ruach’».

Sazio. Io son ben sazio da vero. Che noi abbiamo tante anime in corpo? S’io pensava, non comprava questo libro altrimenti.