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ragionamento di diverse opere e autori 83


il fiero mio e bestial proponimento, m’ha, la sua mercé, pôrto alquanto di lume in queste oscure tenebre de’ miei affanni, e questo è stato che con gli occhi proprii ho veduto quello ch’alla mia salute era di bisogno. — E qui alla donna, che stava piena di meraviglia, molti particolari narrò e con molte parole gli dimostrò il danno che ne seguiva e il vituperio che lei ne riportava, se di tal cosa non gli acconsentiva; e, dall’altro, proponeva un silenzio fedele, una pace eterna e un quieto riposo; ultimamente, che lei gli donava la vita e a sé e al baron suo parimente la conservava: tal che la donna piatosa, fra ’l timore e la paura e la promissione del tenerlo secreto, per una sola volta gli acconsentí, con molto suo dispiacere e affanno, alle disoneste voglie: né si partí della camera che ’l tutto si messe a effetto.

Finito il tempo dell’imbasciaria, il nobil uomo, ritornato al re e parimente a casa, trovò la donna, fuor del solito suo costume, non solamente sana, ma allegra, e assai piú bella e in miglior stato, e di questo caso ne fece assai maraviglia. Dove, piú volte immaginatosi onde questa cagione derivar potesse né trovando né conoscendo per modo alcuno sí nuovo accidente, tentò piú vie di saperlo, né alcuna giovandone, deliberò, con modo non molto ragionevole, di tal cosa chiarirsene e farsi certo se quello che ei credeva fosse vero. Essendo adunque venuto il tempo che gli uomini vanno a deporre la miglior parte dei lor segreti nel petto de’ confessori, andò il barone a ritrovare un valente padre, dal quale la donna era solita confessarsi; e prima con i preghi e poi oprando l’autoritá e la potenza sua, fece tanto che gli concesse e l’abito e il luogo. Dove la donna con le sue donzelle una mattina per tempo se n’andò, e sinceramente postasi ginocchioni, delle sue colpe cominciò a chieder perdóno: ed essendo arrivata all’atto del matrimonio, fieramente si diede a piagnere; ed essendo pur domandata dal confessore e assicurata del perdóno del suo fallo, la gli disse come d’un paggio onorato e molto a lei carissimo era inamorata; la qual cosa gli aveva prodotto piú nuovi e piú crudeli accidenti che s’udissero mai; e, detto questo, di nuovo