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38 i marmi - parte terza


suo ricco navilio nel porto de’ nostri bisogni o della nostra povertá; ed è difficilissimo a saper per che vento la naviga, che viaggio ella vuol fare, perché la sua nave fa come fanno tutte l’altre spesse volte, che vanno dove piace al vento e a lei, e, come le piace, conduce in porto, le rompe, le dá in mano d’altri; chi piace a lei, va in servitú, divien mendico, perde la nave e la roba alcune volte e alcune altre in compagnia la vita. Quanto tesoro getta ella in terra? Infinito, certamente. Ella è reina del mare; ella, quando le piace, fa adestrare gli uomini e con prestezza incredibile affaticarsi; ella ha molte donzelle, la Sorte, la Disgrazia, la Bonaccia, la Perdita, l’Utilitá, la Mercanzia, la Furia, la Tempesta, la Nebbia, la Necessitá, la Nube, la Paura, la Pioggia, la Saetta, la Disperazione, l’Instabilitá, la Ricchezza, la Inconstanzia, l’Impazienzia e altre infinite femine; poi i suoi marinai principali sono i Vènti; degli altri, v’è il Danno, l’Utile, il Timore, il Dispetto, l’Errore, l’Inganno, il Bisogno, il Guadagno, il Tempo prospero, il dannoso, il buono, il cattivo, l’Oblio, il Desiderio, e tutti gli altri Disagi e Piaceri e Dispiaceri. Ella gli manda con il suo battello per tutto il mare e fagli intrar per tutte le navi, e, perché sono invisibili (ma ben si sentono), non si può riparare ai mali che fanno; ella con un cenno si fa ubidire; né mai, mentre che l’è nel porto nostro, si può averne utile alcuno; poi, quando la va via, se gli pare, la spande delle sue ricchezze, la ne getta abondantemente. Bisogna essere aventurato e trovarsi a’ piedi del suo navilio in porto e pigliare prestamente quando la getta i tesori, acciò che altri non venga a prendergli.

Neri. Io non mi troverò mai a cotesti guadagni.

Giorgio. Come ella si parte, non l’agiungerebbe il vento; la sparisce in un súbito.

Neri. La non si può pigliare, adunque, per i capelli?

Giorgio. Il padre dice che le son baie che si scrivano e si dipingano: messer no, ché l’è troppa terribil femina. Andate dietro a quel navilio grosso, grande, potente e col vento in poppe, voi! Oh, se la si potessi pigliare, noi ce la presteremmo l’uno all’altro, e forse ci sarebbe tale che la legherebbe in casa;