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i marmi - parte terza 31


Fiorentino. Coloro che si lasciano sgridare e bastonar dalle mogli e dalle femine, che dite?

Peregrino. Son cavalli impastoiati, verbigrazia, animali male arrivati al mondo. Che viltá d’un uomo far calzari e vestiri per ornar la femina! Ché non lasciar far meccanici esercizii a lei per lei e per altri? Un uomo scalza l’altro uomo, un uomo scalza una femina, un uomo fa riverenza e adora, se cosí si può dire, una femina, tesse la tela per la femina, il panno per la femina, compra da empiere il ventre alla femina, la cova, la liscia, la tiene in barbagrazia. O cacacciani òmini sí fatti, o mocciconi, a voi è dato il lavorare i terreni solamente e del resto esser pro veduti; a voi tocca farvi provedere e dare tutti i beni della fortuna in mano alle donne, che son femine come lei, e voi comandare che la gli dispensi bene, e difender la donna, difenderla, dico, perché l’è delle vostre ossa, di quelle piú prossime al cuore. Vedete che questo che io dico si confá con gli antichi costumi; ché i re di Persia davano agli uomini, quando gli riscontravano, in mano saette e dardi, quasi che volessin dir: l’arme sono esercizio da uomini e non il tessere panieri, far botti e guanti profumati, reti da pigliar uccelli e fantocci da bambini, vender frutti, scope da ispazzar la casa e spazzar le strade. O acciecato uomo, fa dell’armi, doma de’ cavalli, va alle caccie, saetta le fiere, spegni i malfattori, scrivi istorie, sculpisci memorie onorate, dipingi fatti egregii dell’uomo e fabrica teatri, palazzi e templi, rizza mole, appicca trofei e segna le vittorie dell’uomo, e non attendere a portare la zana, il cesto, pettinar lino, stillar acque da viso, incannar seta, contar danari e farti suggetto a due piccioli. Meccanico, uomo vile, che ogni dí conduci (ruffiano!) femine all’altro uomo, che, sepellito nella abondanza della roba della fortuna, s’è posto a far vita di femina, spende il suo tutto il giorno in carne puzzolente, stracca dall’errante vulgo, va, fa volar de’ falconi peregrini; affronta de’ porci cignali, navica per istran paesi, cerca nuovi regni e fatti signore de’ luoghi che le bestie ne son dominatrice e non ti stare a dare in preda oggi a una meretrice e domani a un’altra. Non vedi tu che