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16 i marmi - parte terza


di zaffiro significano il cielo, che dalla sua pietá ci fu aperto, e quivi sono l’opere divine del padre eterno, che fu la creazione del mondo, di tutte le cose e dell’uomo.

Neri. Piacemi, tanto piú che egli s’accorda che son sei quadri, per i sei giorni distinti da Moisè. E quell’esser commesse le istorie di diamanti con il zaffiro?

Giorgio. Egli interpetra per il ciel cristallino il diamante e gli altri per il zaffiro.

Michele. Ottima sposizione. Seguitate.

Giorgio. Quando noi altri veggiamo con la contemplazione sí mirabil magistero, sí come rimiravon quei lavoranti, vogliamo tornare a dietro, come volevan far loro; id est che, non potendo noi esser capaci di tanta mirabile intrata, ché con il nostro sapere non la possiamo passare, ritorniamo a dietro per attendere alla nostra cava, ciò è miseria umana, e quello che noi abbiamo veduto per la dottrina che abbiamo imparata, vogliamo far noto al mondo, agli uomini grossi, al vulgo e far conoscere sí prezioso tesoro di Dio. Ma in quel tempo che noi pensiamo, tornando a dietro (quasi un dire agli anni della gioventú), la morte (per la curiositá) ci fa vedere apertamente che dobbiamo seguitare e apreci la porta della vita, perché in questa vita siamo nella morte, siamo nelle tenebre degli errori, caviamo dietro continuamente a questa vena dell’oro, che significa tutte le cose mondane, lascive, bestiali e pazze che non si posson possedere senza questa vena dell’oro, e però del continuo la cerchiamo e gli andiamo tanto dietro che arriviamo a questa porta sprovedutamente dell’esito di questa vita. Però dobbiamo desiderar d’esservi tosto a questa entrata, sí come diceva san Paulo: «Io desidero sciórmi di queste tenebre per esser con la luce di Cristo unito»; perché lui è la porta della salute di zaffiro, ciò è celeste, di diamante e di rubino, perché lui sparse sangue e acqua, che era Dio, per salute dell’uomo. Felice adunque chi arriva a questa intrata con la grazia sua prestamente; perciò che esce di tenebre, di fatiche e d’orrore, di sí scuro e tenebroso mondo, caverna di miserie e abisso di dolori.