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178 i marmi - parte quarta


quando tu fai regger le cittá, metti tu l’usanze, tu di tua fantasia o pur secondo la volontá degli uomini?

Tempo. Vi dirò: voi avete inteso come io sono stato quello che ho portato le girelle al mondo, onde gli uomini me le manomessero. Io sono il padron delle girelle che hanno gli uomini; talmente che loro e io, come accade, giriamo spesso insieme. Dalle mie girelle eglino hanno fatto tondo il mondo, tondi i cieli, le zone, la terra e l’altre cose. Il primo che facessi sbucar fòri delle girelle del capo fu un grasso grasso uomo che aveva una state un gran caldo e le mosche gli davan gran fastidio, il nome del quale era Arrosto: onde trovò la rosta che fa due effetti a un tratto (oh che bell’invenzione!), ciò è caccia le mosche e fa vento che rinfresca. Egli era poi goloso, e si cavò un’altra girella del capo, e trovò il modo di girar lo stidione; e cosí si viene volgendo a cuocer la carne, e da lui si chiama e per lui arrosto e rosta. I danari son tondi, cioè girelle uscite del capo vostro; gli anelli son tondi, girelle uscite del capo e messe in dito; il ballo è tondo, e gli uomini e le donne giran tondi tondi, perché le girelle del lor capo girano e le fanno, per forza de’ contrapesi, girare. Le girelle fanno trar dell’elemento dell’acqua, del pozzo, dico; le girelle tirano gli uomini in aere, quando si collano; le girelle menon via la terra con carri e carrette; le girelle portarono un carro di fuoco in cielo. Cosí tutti gli elementi girano: il ciel gira; il cervel gira; nello scriver si gira sempre la penna che la gira la mano, che la fa girare il capo, che le girelle che vi son dentro girando fanno girare; e cosí ogni cosa gira, il sole, la luna, le stelle; e chi crede di non girare, gira piú di tutti, perché cosí è in effetto, destinato dall’ordine mio, che ogni anno e ogni cosa giri. Egli è ben vero che tutte le cose non girano a un modo: chi gira una volta l’anno, chi una volta il mese, chi una volta il dí e chi ogni ora e tale gira del continuo. Ma che? chi gira una volta l’anno fa maggior volta; onde la cosa va poi tutta a un segno. Voi dovete aver provato, quando eri fanciulli, ad aggirarvi attorno attorno cento volte: sapete che, quando voi vi fermavi, che tutto quel che voi vedevi pareva che girasse, e se volevi correr, voi cadevi in terra.