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128 i marmi - parte terza


contemplazione del vero e nell’azione. La instituzione dalla contemplazione; la amonizione dell’azione; la diritta azione esercita e dimostra la virtú. Ma se colui che persuade gioverá a colui che esercita la virtú, ancóra colui che amonisce li gioverá: adunque, la diritta azione è necessaria alla virtú e l’amonizione dimostra la diritta azione: ancóra l’amonizione è necessaria. Due cose dénno assai fortezza all’animo: la fede del vero e la fidanza: l’amonizione fa l’una e l’altra; perché si crede a quella e, poi che gli è creduto, lo spirito genera grandi animi ed empiesi di fidanza: adunque, l’amonizione non è soverchia. Marco Agrippa, uomo di grand’animo, il qual solo, di quegli che per le civile battaglie furon fatti alti e potenti, fu in publico felice, soleva dire che era molto ubligato a questa sentenza: «Per la concordia le piccole facultá crescano, per la discordia le grandissime rovinano»: con questa diceva egli essersi fatto e fratello e amico ottimo. Se queste simili sentenze, familiarmente nell’animo ricevute, formano quello, perché questa parte di filosofia, la qual si fa di tal sentenze, non potrá questo medesimo? Una parte della virtú consiste nell’artifizio, l’altra nell’esercitazione: bisogna imparare; e quello che s’è imparato, con l’azione confermarlo. Il che se è cosí, non le cose solamente che si fanno giovano alla sapienza, ma ancóra li precetti, i quali, sí come uno editto, raffrenano e obligano li nostri animi. «La filosofia — dice egli — si divide in queste due cose: in scienza e in abito dell’animo; imperò che colui che ha imparato e comanda quello che si de’ fare e quello che si dee fuggire non è ancóra savio, se prima l’animo non si trasfigura in quelle cose che ha imparate». Questa terza parte da imparare è dall’uno e l’altro, e dalle leggi e dall’abito; adonque, è soverchia ad empire la virtú, alla quale queste doi cose bastino: adonque, a questo modo la consolazione ancóra è soverchia (imperò che ancóra questa procede dall’uno e dall’altro), e la persuasione e la esortazione ed essa argomentazione, perché questa ancóra procede dall’abito dell’animo ordinato e forte. Ma, benché queste venghino dall’abito dell’animo, lo ottimo abito dell’animo procede da queste e da quelle: indi, questa