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discorsi utili all'uomo 119


che i ricchi uomini sono infelicissimi. Passa piú inanzi: e’ bisogna che tu facci lor intendere ancóra che ogni cosa che publicamente ci ha spaventati non è da esser cosí temuta come si dice per fama; e, a un bisogno, me’ faresti agiugnerci il dolore nella morte, e che spesse volte nella morte, la qual patire elegge, è grandissimo piacere; e per che cosa? perché nessuno ritorna; e che il rimedio del dolore non è altro che la gran fermezza d’un bell’animo, il quale fa cosí a sé piú leggieri quella cosa che ostinatamente ha sopportata e mostra che gli è ottima la natura del dolore; perché quello che è longo non può esser grande né quel che è grande può esser longo; e che tutte le cose con forte animo si debbon ricevere, le quali ci comanda la necessitá del mondo. Quando per questi decreti tu gli avrai fatto conoscere la sua condizione, e’ poi conoscerá esser beata vita non quella che è secondo i piaceri, ma secondo la natura, quando amerá la virtú, unico bene dell’uomo, e fuggirá la disonestá, suo unico male; tutte l’altre cose, ricchezze, onori, sanitá, forze e signoria, saprá che è parte mezzana, la quale né fra i beni né fra i mali si debbe annoverare; non desidererá in ogni minima cosa il maestro che gli dica: «cosí camina, cosí ti ferma; questo al marito, questo alla moglie, questo all’uomo, questo al non maritato si conviene»; perciò che coloro che con diligenzia insegnano non possono simil cose lor medesimi operare. Il pedagogo ammaestra il fanciullo, la zia alla nipote comanda, e il maestro pien d’ira vuol mostrar all’uomo che non si debbe adirare. Io mi rido, ché se tu entrerai in una scuola di lettere, saprai che queste cose, che con superba cera insegnano tali filosofi, sono nelle regole de’ fanciulli. Finalmente, o tu comanderai cose chiare o dubbiose: le cose chiare non hanno bisogno d’amonitore e non è creduto a colui che comanda cose dubbiose.

Cecco. Sono, adonque, di superchio i precetti?

Agnolo. Questo certamente impara cosí che, se tu insegni cosa che sia oscura e incerta, ti converrá aiutarla con pruove; se ti converrá provarla, quelle cose, per le quali tu pruovi, son di maggior valore e assai da se stesse bastono. Cosí usa il