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ragionamenti arguti 219


cosí getta egli a terra un famiglio, come il signore. Grifone tirò in buona parte il detto del suo signore, come colui che, essendo buffone, aveva autoritá di dir qualche cosa piú degli altri.

Francesco. La moglie di Tamburino Cozzone ne disse una bella, quando la si trovò a trebbio con certe altre donne maritate di pochi mesi.

Guasparri. Sará ben che tu la dica.

Mazzeo. Io veggo levata una certa baia stasera, che noi staremo poco a questi Marmi.

Francesco. Fia bene menar la lingua, acciò che la sia finita a tempo. Le raccontavano le loro cirimonie di monna Schifailpoco, quando le dormivano con i lor mariti, perché una diceva: — Io non voleva che mi toccasse — quell’altra: — Io mi nascosí sotto il lenzuol di sotto — chi diceva: — M’annodai la camicia bene bene — e la moglie di Tamburino disse: — Tanto avesse egli fatto quanto io l’avrei lasciato fare! —

Guasparri. Guardatevi, guardatevi, ché traggon de’ sassi da un capo all’altro de’ Marmi.

Francesco. Sará ben nettarsi.

Mazzeo. Pigliánci per un gherone: mai si può dir cosa buona; ogni sera c’è qualche baione che ci dá il mattone! Un’altra sera diremo il resto.