Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
capitolo ix | 83 |
veduta e di non averle parlato, mentre la cosa è al rovescio, e tu bene lo sai„.
Stavano ambidue in questi discorsi quando si accorsero che passava, per dove si trovavano, un uomo con due mule, e lo giudicarono un contadino a causa del romore che fiiceva l’aratro che le mule strascicavano. Alzato costui prima del giorno andava pei suoi lavori, cantando allegramente la nota canzone:
“Mal rispose un dì, o Francese, |
— Ch’io sia ammazzato, o Sancio, disse don Chisciotte, se buona ventura non incontriamo in questa notte! Non odi tu quello che va cantando questo villano? — Lo sento benissimo, rispose Sancio; ma che ha che fare con noi Roncisvalle? Sarebbe tutt’uno anche se cantasse la canzone di Calaino„. In questo li raggiunse il contadino, cui disse don Chisciotte: — Mi sapreste insegnare, o amico, che Dio vi dia ogni bene, dove sieno situati i palagi della senza pari principessa donna Dulcinea del Toboso? — Signore, rispose il gar-