innanzi, e tutto per consiglio del curato e del barbiere coi quali egli si era prima benissimo inteso. Nei detti tre giorni dunque don Chisciotte e Sancio misero in assetto ciò che parve loro opportuno, ed essendosi pacificati Sancio con sua moglie, e don Chisciotte colla nipote e colla serva, sull’imbrunire della notte, senz’essere veduti da chi che sia, tranne il baccelliere che volle accompagnarli mezza lega circa fuori del paese, si avviarono al Toboso. Era don Chisciotte sopra il suo buon Ronzinante, e Sancio, sopra il suo antico giumento colle bisacce ben provvedute per la bucolica, e con una borsa di danari che don Chisciotte gli avea data pei futuri bisogni. Sansone abbracciò il cavaliere, e lo pregò a volergli dar in avvenire le nuove della sua buona o trista ventura per averne consolazione nel