cio, la quale tutta scapigliata, in carpetta, e menando per mano Sancetta, sua figliuola, corse a vedere il marito. Scorgendo che non era sì bene assettato della persona come pensava che dovesse essere un governatore, gli disse: — Che vuol dire, marito mio, che tu torni a questa maniera? Ei mi pare di vedere un mascalzone, un pelapiedi, e tu hai più cera da disgovernato che da governatore. — Taci, taci, Teresa, rispose Sando, chè il più delle volte l’uomo pensa che sia una cosa, ed è un’altra, nè sempre dove sono stanghe v’è carne secca; e andiamo a casa, che ti racconterò maraviglie e ti mostrerò i danari (che importa più di tutto) guadagnati colla mia industria, e senza danno di alcuno. — Porta pure danari, marito mio buono, disse Teresa, e sieno pure guadagnati come si vuole, chè già qualunque ne possa essere stato il mezzo, tu non sarai quello che abbia messo al mondo usanze nuove.„ Sancetta abbracciò suo padre, e gli chiese se le avesse recato