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CAPITOLO LXXI.


Di ciò che accadde a don Chisciotte con Sancio nel restituirsi al paese nativo


LL

a mente di don Chisciotte era per una parte molto concentrata nei suoi pensieri, e molto lieta per l’altra. La sua tristezza procedeva dall’essere stato vinto, e la sua allegrezza dal considerare la virtù mostrata da Sancio nel procurare il ritorno in vita di Altisidora, tuttochè egli covasse in sè qualche dubbio che la innamorata donzella non fosse morta daddovero. Sancio non andava lieto per niente; chè gli doleva che Altisidora non gli avesse mantenuta la promessa di dargli le sei camice; e pensando e ripensando a questa cosa sola, disse al padrone: — Certo, signor padrone, che io sono il medico più sfortunato che viva al mondo; poichè se ne trovano molti che dopo ammazzati gl’infermi, vogliono essere pagati delle loro fatiche; e queste consistono in firmare una polizzetta di certi rimedii che non