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608 don chisciotte

E quest’officio a me, credo, non tocca
     Sol mentre dura la mortal mia vita,
     Ma con la lingua morta e fredda in bocca
     Per te moverò pur la voce ardita:
     Deh! perchè morte omai suo stral non scocca,
     Chè in riva a Stige, ove il destin m’invita,
     Andrò di te cantando, e al suono mio
     L’onda immobil starà del pigro Obblio.


— Non più, disse a tal punto uno dei due che parevano re;