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capitolo lxix 607

poi accanto di quello che sembrava cadavere, un bel garzone vestito alla romana, il quale al suono di armoniosa arpa, toccata da lui medesimo, cantò con soavissima e chiara voce queste due stanze:

Finchè non riede Altisidora al giorno
     Per crudeltà di don Chisciotte uccisa,
     Finchè di questo incantator soggiorno
     Vestita a brun la Corte si ravvisa,
     E la padrona a quante dame ha intorno
     Di saia e rascia appresta la divisa,
     Canterò sua bellezza e il destin reo
     Con miglior plettro dell’odrisio Orfeo.