Pagina:Don Chisciotte (Gamba-Ambrosoli) Vol.2.djvu/590


CAPITOLO LXV


Si viene a sapere chi fosse il cavaliere dalla Bianca Luna;
liberazione di don Gregorio, ed altri avvenimenti.


DD

on Antonio Moreno tenne dietro al cavaliere dalla Bianca Luna, e lo seguitarono e perseguitarono molti ragazzi, finchè lo videro entrare in un’osteria, nel centro della città. Don Antonio, desideroso assai di conoscerlo, si cacciò pure nell’osteria, ed intanto uno scudiere venne a disarmare l’incognito, che si rinserrò in una stanza a pian terreno. Don Antonio gli si mise d’attorno, chè non poteva trovar posa sino a tanto che non arrivasse a saperne il nome. Ora vedendo quello dalla Bianca Luna che l’altro gli stava ostinatamente a lato, gli disse: — Signore, bene mi avviso che voi mi venite appresso per sapere ch’io mi sia: e non essendovi ragione alcuna di farvene un segreto, mentre questo mio servitore mi disarma, ve lo dirò colla più candida verità. Sappiate dunque che io mi chiamo il baccelliere Sansone Carrasco, e che sono dello stesso paese di don Chisciotte, le cui pazzie e balordaggini muovono a compassione tutti quelli che lo conoscono, e me sopra tutti, persuaso come sono che dipender possa la sua salute dal suo riposo