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capitolo lxii 563

pesto da pigliarne spavento: e tanto più se il libro non venisse molto bene accolto o non fosse abbastanza mordace. — Ma, soggiunse l’autore, che cosa potrei fare? Dovrei cederlo al libraio, che mi darebbe tre maravedis pel mio privilegio, e pur crederebbe di farmi un regalo nel darmeli? Io non consegno alle stampe miei libri per acquistarmi celebrità nel mondo, essendo io abbastanza conosciuto per le mie opere: voglio farne guadagno, perchè senza questo non vale un quattrino la fama. — Dio gliela mandi buona,„ rispose don Chisciotte: e passò innanzi ad altra cassetta, dove vide che stavano correggendo il foglio di un libro intitolato Luce dell’Anima, e disse: — Questa sorte di libri, tuttochè ne abbiamo molti dello stesso genere, sono quelli che si debbono stampare; perchè troppo grande è il numero oggidì dei malvagi, e sono necessarie infinite luci per tanti ciechi.„ Tirò innanzi, e vide che occupavansi nel correggere altra opera, il cui titolo era: La seconda Parte dell’ingegnoso cittadino don Chisciotte della Mancia, composta da un tale nativo di Tordesiglias. — Questo libro è a mia cognizione, disse don Chisciotte, e posso assicurare in mia coscienza che io lo tenevo già per dato alle fiamme, in castigo delle sue impertinenze; ma verrà il suo sammartino come ad ogni porco, chè le istorie fantastiche tanto hanno di buono e di dilettevole quanto si accostano alla verità o la rassomigliano; e le vere tanto sono migliori quanto più sono vere.„ Detto questo, uscì della stamperia mostrandosi di animo alquanto alterato.

Nello stesso giorno don Antonio dispose ch’egli fosse condotto ad osservare le galere che si trovavano sulla rada, del che Sancio si rallegrò molto, non avendone egli veduto mai in vita sua. Il capo delle galere era stato già avvisato da don Antonio che in quel giorno avrebbe avuto una visita del famoso don Chisciotte della Mancia, di cui non solo egli stesso il capo, ma tutti gli abitatori della città avevano perfetta notizia: e quello che nelle galere successe, si leggerà nel capitolo seguente.