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556 | don chisciotte |
ond’è che voltosi a don Antonio, gli disse: — Grande si è la prerogativa che in sè racchiude la errante cavalleria, perchè rende celebre e famoso chi la professa per ogni parte del mondo. Guardi, signor don Antonio, che fino i ragazzi della città mi riconoscono senz’avermi veduto mai. — Così è per lo appunto, rispose don Antonio, mentre siccome il fuoco non può star rinserrato ed ascoso, per la stessa ragione non può a meno di non essere conosciuta la virtù; e quella che si acquista colla professione delle armi risplende sovra ogni altra e campeggia.„
Accadde che procedendo don Chisciotte col riferito applauso, un Castigliano che lesse il cartello affibbiato alle spalle, alzò la voce, dicendo: — Oh il diavolo ti porti, don Chisciotte della Mancia! com’è possibile che tu sia giunto fin qua senza essere morto per le infinite bastonate che ti fiaccarono le ossa? Tu sei un pazzo, e manco male se lo fossi per te solo e dentro i cancelli della tua propria pazzia, ma tu hai la proprietà di render pazzi e scimuniti quanti trattano e comunicano con te: e se io dica il vero, lo possono attestare i signori che ti accompagnano: torna, torna, mentecatto, a casa tua, bada alle tue faccende, alla moglie ed ai figliuoli, e finiscila con queste balordaggini che l’intarlano il cervello, e ti privano fin del senso comune. — Fratello, disse don Antonio, seguitate la vostra strada, nè vi affaccendate a porgere consigli a chi non ve li dimanda: il signor don Chisciotte della Mancia è savio quanto basta; e noi altri che lo accompagniamo non siamo bestie: deve la virtù essere onorata ovunque risieda: e andate voi col malanno, nè v’impicciate dove non v’è chi vi chiami. — Per mia fè, vossignoria ha ragione, rispose il Castigliano; chè il mettersi in testa di ridurre a partito questo povero uomo sarebbe lo stesso che dar calci alle muraglie: ma con tutto questo mi move a compassione il vedere che il buon ingegno di cui dicono provveduto questo scioccone in ogni altra cosa, gli si scoli pel canale della sua errante cavalleria: il malanno colga me e tutti i miei discendenti se darò più consigli ad alcuno, quand’anche vivessi più anni di Matusalemme.„ E detto questo, il consigliere andò pei fatti suoi.
Seguitò il passeggio: ma tanto grande era la folla di ragazzi e di altri, curiosi di leggere il cartello, da rendersi indispensabile che don Antonio glielo levasse via; e ciò fece, fingendo di levarne tutt’altra cosa. Sopraggiunse la sera; se ne ritornarono a casa, e seguì un bel festino di dame: perchè la moglie di don Antonio, ch’era signora molto ragguardevole, bella e discreta, pregò altre sue amiche che venissero a far onore al suo ospite ed a gu-