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capitolo lx | 541 |
nata cadde sul petto esangue di Vincenzo; il quale fu sul punto stesso assalito da mortale parossismo. Stava Rocco confuso, e non sapeva a che partito appigliarsi. I domestici spruzzavano d’acqua il volto di Claudia; essa si riebbe dal perdimento dei sensi, ma non fu così di Vincenzo, che passò dal parossismo alla morte.
Vedendo Claudia ch’era troncato il filo della vita del suo amato sposo, ruppe l’aria co’ suoi gemiti, ferì i cieli colle sue strida, si strappò e sparse al vento i capelli, si graffiò il viso e lasciò libero campo al dolore e alla disperazione. — Ahi! me crudele e sconsiderata, diceva, con quanta facilità mi lasciai trasportare a sì reo divisamento! ah arrabbiata forza di gelosia, a che sciagurato fine strascini chi ti dà ricetto in suo cuore! ah sposo mio, quando stavi per essere la mia gioia, fatalmente passasti dal talamo al sepolcro!„