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capitolo lviii 523

risposte, metti la sella a Ronzinante se non l’ha, e andiamo a dare esecuzione alle mie offerte; chè colla ragione che milita a mio favore puoi fare tuo conto che sieno belli e vinti tutti coloro che volessero negarmela.„ Con grande furia e con mostra di sdegno si alzò dalla sedia, e restarono attoniti tutti i circostanti, essendo in dubbio se dovessero tenerlo per pazzo o per giudizioso. Si affrettò ognuno a renderlo persuaso che non occorrevano tante sue offerte, e che tutti ben conoscevano la gradita sua volontà, nè v’era bisogno di altre prove per conoscere l’animo suo valoroso, bastando quelle che nell’istoria delle sue prodezze si raccontavano. Ad onta di tutto questo don Chisciotte volle eseguire il suo intento; montò su Ronzinante, e imbracciato lo scudo e pigliata la lancia, si pose nel bel mezzo della strada maestra, che dal verde prato non era lontana. Sancio gli andò dietro col suo leardo, con tutta la pastorale comitiva, desiderosa di vedere dove andasse a parare la sua ardimentosa e non mai più udita proposta. Postosi pertanto don Chisciotte in mezzo alla strada, come si è detto, ferì l’aria con queste parole: — O voi altri passeggeri e viandanti, cavalieri, scudieri, gente a piedi ed a cavallo, che dovrete transitare per questa via o passare nei due giorni che a questo succedono, sappiate che don Chisciotte della Mancia, cavaliere errante, sta qui per difendere e per sostenere che le bellezze e cortesie tutte del mondo sono superate da quelle delle ninfe abitatrici di questi boschi e di questi prati, eccettuata soltanto la signora dell’anima mia Dulcinea del Toboso: chi fosse di contrario parere, venga innanzi che lo aspetto a piè fermo.„ Due volte ripetè la disfida, ma non vi fu venturiero che sentisse queste parole.

La fortuna però che andava guidando le sue cose di bene in meglio, dispose che di là a poco si scoprisse sulla strada una moltitudine di uomini a cavallo, la maggior parte con lance in mano, camminando tutti serrati in truppa e a gran passo. Non furono veduti appena da quelli che stavano presso a don Chisciotte, che volte le spalle si sviarono lungi dalla strada, poichè conobbero che se li avessero attesi, avrebbe potuto succedere qualche malanno. Il solo don Chisciotte con intrepido cuore non si mosse punto nè poco, e Sancio Panza si fece scudo delle groppe di Ronzinante. Arrivò una mandra condotta da vaccai con lance, e quello che la precedeva disse a don Chisciotte: — Tirati da banda, asinaccio, chè questi tori ti faranno in pezzi. — Che osi tu dire, canaglia? rispose don Chisciotte: che importa a me della forza dei tori, sieno anche feroci più di quelli che nudrisce nelle sue rive lo Sciarama? Malandrini, confessate anche a squadrone serrato ch’è vero quanto