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capitolo xxxviii 355

dette di benedire quelle nozze, volendo sottrar Antonomasia al primo impeto di quello sdegno che dovevan sentire i parenti quando avessero notizia dell’avvenuto, la fece rifugiare nella casa del servidore di un birro, persona molto onorata„. A questo passo disse Sancio: — Anche in Candaia vi sono birri, con servidori e poeti e seghidiglie? Sempre più mi persuado che tutto il mondo è paese; ma vossignoria, signora Trifaldi, la finisca, ch’è tardi, e non veggo l’ora di sapere come si è terminata questa scandalosa istoria. — Sarò a compiacervi„, rispose la contessa.