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274 | don chisciotte |
tutto si muta e si trasforma per opera d’incantamento abbandonando il suo essere naturale: non già che si mutino veramente di uno in altro essere, ma in modo che pare così, come lo mostrò la sperienza nella trasformazione di Dulcinea, unica mia speranza e rifugio„.
Tra questi discorsi la barca, entrata in mezzo alla corrente del fiume, cominciò ad accelerare di più il suo corso. I mugnai che videro venir giù quella barca, e che andava a cacciarsi tra le ruote dei mulini, uscirono fuora in molti con lunghe stanghe a respingerla; e siccome erano tutti infarinati e coi vestiti e colle facce ricoperte della polvere di farina, così faceano brutto vedere. Sclamavano fortemente: — O uomini indiavolati, dove n’andate voi? Siete disperati? E che? volete affogarvi ed essere fatti a pezzi da queste ruote? — Non ti diss’io, o Sancio, soggiunse don Chisciotte allora, che siamo al punto dove si ha da veder a qual segno giunga il valore del mio braccio? Osserva quanti malandrini e incantatori