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più tranquillo sembiante si è posta alla finestra della torre, e gli parla credendolo qualche passeggiero, e adesso segue tutto quel discorso e colloquio della canzone che dice:


Cavalier, se in Francia andate,
Di Gaifero domandate ecc.


Non canterò, signori, la canzone, perchè la prolissità genera noia: basta vedere come don Gaifero si scopre. Ora dai gesti allegri che fa Melisendra si comprende che lo ha conosciuto; e adesso maggiormente, che la vediamo calare dal balcone per salire in groppa al cavallo del caro suo sposo. Ma, ahi sventurata! che le si è attaccato un brandello del gammurrino a un ferro del balcone, e resta pendente in aria, e non può più calare a basso. Ma osservino come il pietoso cielo soccorra nei più urgenti bisogni! Ecco là don Gaifero, che senza por mente se il ricco gammurrino possa stracciarsi o no, la piglia e per forza la fa calare a terra, e poscia di un salto la mette in groppa del suo cavallo a cavalcione come se fosse un uomo: le dice che si tenga forte, e gli passi le braccia attraverso