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capitolo xvii 153

ria, e dicendo che il lionero veduto don Chisciotte già in positura, e che gli era pur forza lasciar libera l’uscita al leone maschio, se non voleva cadete nella indignazione del pazzo ed ardimentoso cavaliere, spalancò a dirittura la prima gabbia dove stava rinchiuso. Il leone comparve di straordinaria grandezza e di spaventevole aspetto. La prima cosa ch’e’ fece, fu rivoltolarsi per la gabbia dove giacea, distendere le. zanne e stirarsi tutto; spalancò poscia la bocca e sbavigliò lungamente buttando fuora quasi due palmi di lingua; si fregò gli occhi, si lavò il muso, e fatto questo, pose la testa fuori della gabbia e guardò d’ogni intorno con un paio d’occhi che sembravano brace di fuoco: guardatura e gesti da spaventare