mente da cattivo; è un bestione di buona pasta, non fa male ad alcuno, fa del bene a tutti, non ha alcuna malizia, e un fanciullo gli darà ad intendere che sia notte a mezzogiorno; e per questa sua semplicità voglio a lui tanto bene quanto al mio caro leardo, nè ho coraggio di abbandonarlo comunque vada facendo ogni giorno spropositi da non perdonarsi. — Contuttociò, o fratello e signor mio, disse quel dal Bosco, se un cieco guida un altro cieco vanno a pericolo tutti e due di cadere nella fossa. Più savio partito mi pare quello di ritirarci a tempo, e di tornarcene agli oggetti veri del nostro amore; chè quelli che vanno in traccia di avventure non sempre le trovano buone„. Sancio sputava spesso, per quanto parea, un certo genere di scialiva attaccaticcia e alquanto secca; il che sentito e notato dal caritatevole boschereccio scudiere gli disse: — Sembrami, che per i tanti discorsi da noi tenuti fin qui ci si incollino le lingue al palato; ma io ci rimedierò con qualche cosa che porto all’arcione del mio cavallo: questi distaccano la scialiva, e sono molto opportuni„. Dette queste parole, si alzò, e lasciato Sancio solo per un momento, tornò poi subito recando seco una borraccia di vino ed un pasticcio lungo un mezzo braccio; nè questa è esagerazione per-