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CAPITOLO VII.



Del secondo viaggio del nostro buon cavaliere don Chisciotte della Mancia.



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là, cominciò intanto a gridar don Chisciotte; olà, valorosi cavalieri; qui fa d’uopo mettere a prova la forza del vostro braccio, chè gli uomini di corte se ne portano l’onore del torneo„. Per accorrere a quello schiamazzo fu interrotto lo squittinio de’ libri che restavano ancora da esaminare, e tiensi per certo che andassero al fuoco senza esser veduti nè intesi la Carolea1 e il Leone di Spagna2 con le Geste dell’Imperadore3, composti da don Luigi de Avila, che doveano trovarsi indubitatamente fra quelli che restavano; e forse che sottraevansi a sì rigorosa sentenza se il curato li avesse veduti.


  1. Al tempo del Cervantes conoscevansi due poemi di questo nome sulle vittorie di Carlo V; l’uno di Girolamo Sampere, Valenza 1560; l’altro di Giovanni Ochoa de la Salde. Lisbona 1585.
  2. El Leon de Espana, poema in ottave di Pedro de la Vacilla Castellanos, sugli eroi ed i martiri dell’antico regno di Leone. Salamanca 1586.
  3. Los hechos del emperador. È questo un altro poema (Carlo famoso) in onore di Carlo V, composto da don Luigi Zappata, non già da don Luigi de Avila, come si legge nel testo per errore o dell’autore o del tipografo.

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