sia1. “Altro non occorre per questi, disse il curato, se non se consegnarli al braccio secolare della servente; e non me ne domandate la ragione, chè non la finirei più. — Questo che viene è il Pastore di Filida2, disse il barbiere. — Non è un pastore, rispose il curato, ma un cortigiano valente: sia custodito come una gioja preziosa. — Questo gran volume che lo segue, s’intitola, disse il barbiere, Tesoro di varie poesie3. — Se non fossero in numero sì grande, soggiunse il curato, sarebbero tenute in assai maggior conto, e bisogna purgar questo libro scartandone le bassezze, che vi sono frammischiate al molto suo bello: sia custodito, e perchè è mio amico il suo autore, e per riverenza ad altre più preziose opere da lui composte. — Questo, seguitò il barbiere, è il Canzoniere di Lopez Maldonado4. — Anche l’autore di questo libro, disse il curato, è mio grande amico. I versi ch’egli recita sogliono destare l’ammirazione di chi li ascolta, e la soavità della voce con cui li modula è un incantesimo. Nelle egloghe è alquanto prolisso; ma il buono non fu mai troppo: si serbi cogli altri che già si sono messi da canto. Ma che libro è questo che gli sta sì vicino? — La Galatea di Michele Cervantes, disse il barbiere. — Già da molti anni è mio grande amico questo Cervantes, soggiunse il curato, e so ch’egli s’intende più di sventure che di versi. Convengo che se gli può concedere qualche lode nell’invenzione; ma egli sempre propone e poi non conclude mai: attenderemo la seconda parte che ci promette5, e forse, migliorando, si meriterà quel perdono che per ora gli vien rifiutato; ma fin a tanto che si vegga come andrà a terminar la faccenda, tenetelo custodito in casa vostra, signor compare. — Ne sono soddisfattissimo, rispose il barbiere. — Qui seguono tre libri uniti insieme: la Araucana di don Alonzo d’Erciglia; l’Austriada di Giovanni Rufo Giurato di Cordova; e il Monserrato di Cristoforo di Viruez, poeta di Valenza6.
- ↑ Per Bartolomeo Lopez de Enciso. Madrid 1586.
- ↑ Per Luigi Galvez di Montalvo. Madrid 1582.
- ↑ Per don Pedro Padille. Madrid, 1575.
- ↑ Pubblicato a Madrid nel 1586.
- ↑ Cervantes rinnovò questa promessa anche poco prima di morire nella dedica della sua opera Perfiles y Sigismonda: ma la seconda parte della Galatea non fu poi trovata nelle sue carte.
- ↑ Il gran poema epico dell’Araucana è il racconto della conquista dell’Arauco, provincia del Chili, fatta dagli Spagnuoli. Alonzo d’Ercilla concorse in quella spedizione. L’Austriada è la storia eroica di don Giovanni d’Austria dalla ribellione dei Mori di Granata fino alla battaglia di Lepanto. Nel Monserrato è descritta la penitenza di san Garino e la fondazione del monastero di Monserrato nella Catalogna nel secolo IX.