accadde che speditamente convennero Leandra e Vincenzo del loro amore: e prima che alcuno di noi potesse sospettar nemmeno della forza delle sue brame, essa le aveva di già compite, abbandonando la casa dell’amato e solo suo genitore, ed allontanandosi dal paese in compagnia del soldato. Estrema fu la maraviglia di tutto il paese e di quelli cui fu noto il successo; io restai fuori affatto di me, Anselmo attonito, doglioso il padre, svergognati i parenti. Ma furono incrocicchiate le strade, visitati ovunque i boschi e le macchie, ed a capo di tre giorni si trovò la capricciosa Leandra in una grotta, deserta e senz’alcuna delle gioie che aveva rubate nella casa paterna. Fu ricondotta all’afflitto padre, e le fu chiesto conto del suo trascorso. Confessò senza velo di essere stata indotta in inganno da Vincenzo dalla Rocca, il quale con promessa di farla sua sposa, la rapì alla casa paterna promettendole che l’avrebbe