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capitolo xlvi. 515

intenzione. Si dee credere senza movere dubbio alcuno che in questo castello (a quanto, signor cavaliere, ne dite) tutto avvenga e proceda per via d’incantesimi; e potrebbe darsi che Sancio per arte diabolica avesse veduto quanto asserì a detrimento della mia buona fama. — Giuro per tutte le potenze del cielo e per la vita di Dulcinea, riprese don Chisciotte, che la grandezza vostra ha dato proprio nel segno, e che qualche maligna visione si affacciò a quel poveraccio di Sancio, e gli fece scorgere ciò che sarebbe stato impossibile che fosse da lui veduto senz’opera d’incantesimo; mentre io sono pienamente convinto della bontà e semplicità di questo disgraziato, e non ho bisogno della testimonianza di alcuno. — La cosa passa appunto così; e così sarà eziandio in avvenire,