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capitolo xl. 437

grande quanto la maraviglia in pensare da chi potesse derivare quel benefizio a me con tanta evidenza specialmente diretto. Presi il denaro, che giugnea molto a proposito, feci in pezzi la canna, me ne ritornai alla loggetta; poi volgendo gli occhi alla finestra, vidi che ne usciva una mano bianchissima che l’aperse e poi la richiuse rapidamente. Di qui conoscemmo od almeno immaginammo che da qualche donna che in quella casa viveva, quel benefizio si dovesse da noi riconoscere; ed in segno ch’era da noi aggradito facemmo alquante riverenze alla moresca, piegando la testa, chinando la