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capitolo xxxix. 423

l’obbligai a togliersi duemila ducati del mio, bastandomi il rimanente per provvedermi quant’erami duopo ad esercitar il mestiere del soldato. Mosse il mio esempio gli altri due miei fratelli; sicchè diede ognuno di essi al padre mille dei suoi ducati: e così gli restarono quattromila ducati in contante, in aggiunta ai tremila che sembrava loro valer potesse la facoltà ritenutasi in beni stabili. Venne l’istante del nostro distacco da lui e da quel nostro zio, e ciò fu non senza amarezza e pianto comune; e la madre pregavaci che le facessimo sapere, semprecchè ne avessimo l’opportunità, ogni nostro avvenimento fortunato od avverso che fosse. Fatta questa promessa, ed abbracciatici tutti ed avuta le paterna benedizione, l’uno si diresse a Salamanca, l’altro si volse a Siviglia, ed io presi la via di Alicante, avendo saputo che colà era pronta alla vela una nave diretta a Genova con un carico di lana. Saranno ventidue anni da che mi tolsi dalla casa del padre; nel corso dei