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390 | don chisciotte |
quale stava la carta scritta ed aperta, tenendo egli tuttavia in mano la penna. Si accostò l’amico avendolo prima chiamato, e preso per mano; ma non sentendosi rispondere, e trovandolo freddo freddo conobbe che già non era più in vita. Stupito e doglioso all’estremo chiamò i suoi servitori per riconoscere la disgrazia avvenuta ad Anselmo, e tolto quel foglio che riconobbe di pugno del suo amico, vide ch’era così concepito:
“Un folle ed indiscreto desiderio mi ha privato di vita. Se le nuove della mia morte perverranno a Camilla le sia noto che le perdono, non essendo essa obbligata a cosa soprannaturali, nè io avrei dovuto esigerle da lei. Poichè sono stato io medesimo il fabbro del mio disonore, non ho di che...„.
“Fin qui scrisse Anselmo: dal che si ebbe a dedurre che a quel punto, senza poter compire lo scritto, mancata gli fosse la vita. Nel giorno seguente diede lo sconsolato amico ragguaglio del tragico fine di Anselmo ai parenti suoi, i quali seppero altresì qual era il monastero in cui si trovava Camilla. Anche questa sciaurata era quasi giunta al punto di accompagnare lo sposo nel suo viaggio all’eternità; e ciò non per le nuove ricevute della morte di lui, ma per aver risaputo che il suo amico Lotario se n’era fuggito. Dicesi che quantunque rimasta vedova, non volle però uscire dal monastero; e non volle nemmanco farsi monaca, finchè dopo alquanti mesi le giunsero nuove che Lotario era morto in una battaglia data in quel tempo dal signor di Lautrec al gran capitano Gonzalo Fernandez di Cordova nel regno di Napoli, dove erasi recato il troppo tardi pentito amico. Quando ciò pervenne a notizia di Camilla si determinò a fare la sua professione, ma terminò in breve la esistenza in seno alla più cupa tristezza e malinconia. Questa fu il fine della luttuosa istoria, fine causato da un insensato principio„.
— Mi è piaciuta moltissimo questa novella, disse il curato, ma non so darmi a credere che il fatto sia vero: ma se poi è finzione, male immaginò l’autore, non essendo verisimile che siavi marito sì sciocco da cimentarsi a sì disgustosa sperienza come fece Anselmo. Sarebbe probabile il caso tra un amante ed un’amata, ma tra marito e moglie è impossibile: non mi dispiace però il modo con cui è stata scritta„.