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capitolo xxxv. 381

scimitarra„: e con ciò pareva che tirasse gran colpi nelle pareti. Disse Sancio a quel punto: — A che serve che le vostre signorie si trattengano ad ascoltare il fracasso? entrino, entrino a partire la battaglia, e a dare aiuto al mio padrone; quantunque non vi sarà forse bisogno, perchè, senz’alcun dubbio, il gigante è già ammazzato, e adesso renderà conto a Dio della sua mala vita passata. Ho veduto io stesso correre il sangue per terra e la testa tagliata e caduta da una banda: ed oh che gran testa! pareva un otre di vino. — Voglio essere morto, disse allora l’oste, se don Chisciotte, o don diavolo, non colpì con qualche coltellata alcuno degli otri pieni di vino rosso i quali stavano presso al capezzale del suo letto, e il vino uscitone sarà quello che par sangue a cotesto balordo„. Entrò subito nel camerone, seguito dagli altri tutti, e vi trovarono Don Chisciotte