Pagina:Don Chisciotte (Gamba-Ambrosoli) Vol.1.djvu/175


capitolo xviii. 157

dalle labbra forate, e infinite altre nazioni, le cui facce conosco e vedo, tuttochè non mi sovvenga bene come si chiamino. Vengono in quest’altro squadrone quelli che bevono le cristalline onde del Beti ombreggiato da ulivi; quelli che si rendono tersi e lindi i volti col liquore del sempre ricco e dorato Tago; quelli che godono delle salutari acque del divino Genil1; quelli che vantano ne’ tartesii2 campi abbondanti pascoli; quelli che vivon felici ne’ campi elisii di Xeres; i ricchi e di bionde spighe coronati Manceghi; quelli vestiti di ferro, antiche reliquie del sangue goto3; quelli che si bagnano nel Pisuerga famoso pel suo corso tranquillo; quelli che pascono il loro armento nelle pianure del tortuoso Guadiana, celebrato per lo nascosto suo corso; quelli che tremano pel freddo del selvoso Pireneo e per le bianche vette dell’alto Appennino; e finalmente quanti in seno chiude l’Europa intera„.

Oh di quante provincie parlò egli mai! quante nazioni si fece a schierare, dando a ciascuno con mirabile celerità gli attributi lor proprii, tutto ebro e invasato da quanto avea letto ne’ menzogneri suoi libri! Sancio Pancia era attonito e sbalordito, nè apriva mai bocca; solo voltavasi di quando in quando per vedere se comparivano i cavalieri e i giganti nominati dal suo padrone. E non vedendo nessuno si volse a lui, e gli disse: — Maledetto quell’uomo, quel gigante, quel cavaliere che di quanti vossignoria ha nominati io vegga apparire; qua vi sarà forse qualche incantesimo come nella scorsa notte. — Che dici tu? rispose don Chisciotte; non odi il nitrir dei cavalli, lo squillare delle trombe, il battere dei tamburi? — Io non sento altro, rispose Sancio, se non che un gran belare di pecore e di montoni„; e ciò era vero, perchè già si erano molto avvicinate le mandre. — La tema, disse don Chisciotte, t’ingombra per modo, che tu nè odi, nè vedi a dovere; e in verità che uno degli effetti della paura è quello di sconvolgere i sentimenti, e di presentare le cose diverse affatto da quello che sono. Ora se sei così dappoco, ritirati, e lasciami solo, chè io solo basto a rendere vittoriosa la parte da me protetta e assistita„. E detto questo, spronò Ronzinante, e colla lancia in resta, discese dalla collina come un fulmine. Sancio gridava: — Torni addietro la signoria vostra, signor don Chisciotte, che giuro a Dio ch’ella va ad investire tante pecore e tanti montoni; torni addietro! per la vita di mio padre, che pazzia fa ella mai? Guardi

  1. Credesi che questo nome dato dagli Arabi al fiume Granata, significhi Somigliante al Nilo.
  2. Di Tarifa.
  3. I Biscaini.