corsero coi bastoni, ed a furia di percosse lo distesero a terra tutto malconcio. Don Chisciotte e Sancio che videro malmenar così Ronzinante, frettolosi ed ansanti lo raggiunsero, e don Chisciotte disse a Sancio: “Non mi pare, amico Sancio, che costoro abbian aspetto di cavalieri, ma di bassa gente e di razza assai trista: e questo ti dico affinchè sappi che tu puoi aiutarmi a far la dovuta vendetta del torto usato a Ronzinante sotto ai proprj nostri occhi. — Che diamine di vendetta possiamo noi fare, rispose Sancio, mentre coloro sono più di venti, e noi siamo due soli, o forse uno e mezzo al più? — Io valgo per cento, replicò don Chisciotte: e senz’altro dire cacciò mano alla spada, e andò alla volta di quei Ianguesi; e Sancio fece lo stesso, mosso dall’esempio del suo padrone. Alla bella prima don Chisciotte colpì uno di loro in maniera che gli forò un casaccone di cuoio che indossava, e gli squarciò quasi la metà di una spalla. Quella gente che si vide così maltrattare da quei due uomini soli, essendo eglino in sì gran numero, dieder di piglio alle loro stanghe, e avendoli circondati, cominciarono con gran furia a riveder loro