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110 don chisciotte.


Mancia, ad onta che mi sia ignoto interamente. — Come ignoto? replicò don Chisciotte.

Stavansene gli altri tutti ascoltando con somma attenzione questi discorsi in forza dei quali fino gli stessi caprai e pastori conobbero che il nostro don Chisciotte era pazzo dichiarato. Il solo Sancio Panza tenea per vero quanto dicevasi dal suo padrone, sapendo chi egli era, ed avendolo conosciuto fin dal suo nascere. Metteva tutt’al più qualche dubbio nel credere tante rare cose intorno alla bella Dulcinea del Toboso, mentre da che era al mondo, non avea mai udito nominare una tal principessa, benchè fosse vissuto sempre vicinissimo al Toboso.

Viaggiavano pertanto trattenendosi in questi colloqui allorchè videro discendere dalla sommità di due alte montagne circa venti pastori, tutti vestiti con pellicce di lana nera, e coronati di ghirlande, che poi si conobbe essere di tiglio e di cipresso. Sei di costoro portavano una bara coperta con fiori e con rami di varie sorta; ed uno de’ caprai ciò vedendo si fece a dire: “Quelli che vengono da