quella di sua madre ch’era pur molta: anzi pronosticavano che la figlia dovea superarla; e fu così veramente: perchè giunta tra i quattordici e i quindici anni, chiunque la vedeva ringraziava Dio di averla creata sì bella, e i più ne restavano presi e ne impazzavan d’amore. Suo zio la tenea custodita e appartata dal mondo; e nondimeno la fama della sua avvenenza si diffuse per modo, che tanto per questa quanto per le sue grandi ricchezze, molti non solo dei nostri paesi, ma anche di luoghi lontani, e persone di grande stato, pregavano, sollecitavano e importunavano lo zio che loro la desse per moglie. Egli però (ch’era buon cristiano davvero) tuttochè non avesse altro desiderio che di maritarla, come la vide pervenuta all’età competente, non volle pigliare veruna deliberazione senza averne prima il suo parere; lontano del tutto dal vagheggiare l’amministrazione del suo ricco patrimonio, e sdegnando di trarne alcun vantaggio coll’indugiare questo accasamento. Vi so dire, o signore, che quest’era la voce comune a giusto encomio di quel buon sacerdote; e sappiate che in questi paesi piccioli si parla di tutto, e si fanno, occorrendo, dei giudizii temerari; di maniera