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94 don chisciotte. capitolo xi.


accorgo che le tue visite agli otri vogliono ricompensa di sonno più che di musica. — Non è cosa che dispiaccia ad alcuno, rispose Sancio; sia lodato il cielo. — Nol nego, replicò don Chisciotte, e prendi pure il tuo comodo; ma agli uomini della mia professione, meglio s’addice il vegliare che l’abbandonarsi al sonno; innanzi tutto però sarà bene medicarmi un’altra volta quest’orecchio; chè mi duol più che mai. Obbedì Sancio, e uno de’ caprai vedendo la ferita, gli disse di non darsene pensiero, giacchè gli applicherebbe un rimedio che facilmente lo guarirebbe. Prese in fatti alcune foglie di ramerino, di cui vi era grand’abbondanza in que’ monti, le masticò, e meschiatovi un po’ di sale, gliele applicò all’orecchio, e lo fasciò con gran diligenza, accertandolo che non abbisognerebbero di altre medicine, e disse la verità.